Ventunesimo piazzamento su settanta equipaggi di porschisti col pedigree al #Porsche Club Bullet, sorprendente caccia al tesoro 3.0 organizzata dalla Federazione Italiana Porsche Club. Risultato sorprendente per chi come me non ha mai guidato una Porsche e non ha mai avuto a che fare con skill and time penalities di una gara di regolarità.
Due giorni al volante di una #Porsche 718 Cayman Gts color gesso senza sapere dove andare. Perchè per capire le destinazioni parziali e quella definitiva, da Campi Bisenzio a Puntone di Scarlino, bisognava arrivare ai dieci checkpoints incrociando latitudine e longitudine come quando il navigatore era ancora da inventare ma anche risolvendo enigmi, indizi, rompicapi, rebus cultural automobilistici. Oppure scovando nel nulla mazzi di carte toscane, benzina senza piombo a 1.4 euro al litro o domandando a qualche amico compiacente a casa di inviare un sms da una cabina telefonica, bastava che fosse quella geograficamente più lontana possibile. Tutto con il nastro rosa #drivethecure sul cofano per accendere i riflettori sul mese della prevenzione del cancro al seno. Per questo eravamo in due team agguerritissime della press in rosa, Monica, Ilaria (arrivate al ventiduesimo posto), Fjona ed io, tra i settanta equipaggi. Settanta come gli anni che hanno trasformato Porsche da sogno a mito.